Diritti di proprietà intellettuale e diritto allo sviluppo. Campagna di sensibilizzazione sugli effetti della tutela della proprietà intellettuale sui processi di sviluppo
Durata: 36 mesi, con inizio 2006
Responsabile progetto: Natascia Palmieri (RC)
Ong capofila: COCIS - Coordinamento delle Organizzazioni non Governative per la Cooperazione Internazionale allo sviluppo, informazione
Partner partecipanti al progetto: GVC - Gruppo di Volontariato Civile
Costo complessivo: 859.775,32 Euro (finanziati da UE - EuropeAid €643.971,71)
Beneficiari: Partecipanti ai seminari di formazione e agli eventi internazionali; - Opinione pubblica italiana ed europea
Obiettivi
La società civile delle aree italiane e francesi coinvolte dal progetto è attivamente mobilitata a favore di un ruolo positivo e sostenibile dei regimi di protezione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) negli squilibri Nord-Sud e nei processi di sviluppo dei paesi in via di sviluppo (PVS). Specificamente, le istituzioni nazionali, europee ed internazionali competenti per la regolamentazione della tutela dei Diritti di Proprietà Intellettuale attuano un cambiamento delle dinamiche politiche ed economiche in direzione di un rapporto Nord-Sud più equo e sostenibile, in particolare relativamente alle politiche commerciali internazionali. Maggiore promozione e valorizzazione della conservazione della biodiversità e dei saperi tradizionali locali dei paesi del Sud.
Descrizione
Le leggi sui brevetti sostengono una concezione dello sviluppo prettamente occidentale, in cui l’innovazione è inevitabilmente identificata con il rapido avanzamento delle moderne tecnologie. Allo stesso tempo favoriscono l’estinzione delle conoscenze locali tradizionali, spesso trascurate dalla ricerca e la cui valorizzazione sarebbe invece fondamentale per il mantenimento e il miglioramento della qualità della vita delle popolazioni. Attraverso il progetto si è puntato quindi a promuovere anche un più generale cambiamento culturale, in direzione di una riscoperta del ruolo positivo delle conoscenze tradizionali locali nei processi di sviluppo socio-economico e di autodeterminazione dei popoli del Sud, in contrasto con le tendenze prevalenti all’uniformità e all’omologazione scientifica e culturale. La sensibilizzazione dei cittadini europei rispetto alle suddette tematiche dovrebbe colmare le lacune conoscitive e formative, stimolando una riflessione più ampia e approfondita sulle relazioni esistenti tra protezione della proprietà intellettuale e sviluppo dei paesi del Sud e su come tali fattori influiscano sugli equilibri tra Nord e Sud del mondo. Di riflesso, dovrebbe anche stimolare la società civile europea a mobilitarsi per il cambiamento degli attuali regimi di protezione dei DPI (a livello nazionale e internazionale), per la denuncia e la prevenzione delle azioni di biopirateria e, più in generale, per un approccio della ricerca scientifica più orientato alle necessità dei PVS, alla sfera pubblica, alla valorizzazione e la promozione di tecnologie appropriate ai contesti e agli utilizzatori che dovranno servire.
ONG Partecipanti al progetto
- ARCS - Arci Cultura e Sviluppo
- CESTAS - Centro Educazione Sanitaria Tecnologie Appropriate
- CIC - Centro Internazionale Crocevia
- CIES - Centro informazione educazione allo sviluppo
- CISS - Cooperazione internazionale Sud-Sud
- COSPE - Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti
- CRIC - Centro regionale di intervento per la cooperazione
- DI-SVI - Associazione Disarmo e Sviluppo
- GUS - Gruppo Umana Solidarieta
- ICEI - Istituto di cooperazione economica internazionale
- MAIS - Movimento per autosviluppo, interscambio e solidarieta
- MEDINA
- NEA - Napoli-Europa-Africa
- NEXUS Emilia Romagna
- ORLANDO - Associazione di donne
- Peace Games
- RC - Ricerca e Cooperazione
- RE.TE Ass. tecnici per la solidarieta e la cooperazione internazionale
- Sviluppo 2000
- Terra Nuova