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Égypte

Dal 2002 M.A.I.S. è impegnata nella promozione dei diritti della donna e dell’infanzia nel Governatorato di Sohag, situato a circa 500 km a sud della capitale.

Nel corso degli anni, M.A.I.S. ha realizzato iniziative di sostegno alle donne in tutti gli 11 distretti del governatorato, attraverso programmi di micro credito rivolti alle donne capofamiglia e progetti finalizzati a cambiare percezioni e modelli comportamentali nei confronti della violenza.

Nel 2007, con il progetto ‘Sostegno ai diritti delle donne: promozione di atteggiamenti contro la violenza di genere attraverso il rafforzamento istituzionale delle organizzazioni della società civile’, co-finanziato dalla Commissione Europea, M.A.I.S. ha intrapreso una significativa battaglia, tuttora in corso, contro comportamenti tradizionali lesivi per la salute fisica e psicologica delle donne, quali le Mutilazioni Genitali Femminili e i matrimoni precoci. Insieme al partner locale, WAHI (Women’s Association for Health Improvement), M.A.I.S. ha avviato un lavoro di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e degli attori sociali chiave nei confronti della violenza di genere, concentrando gran parte degli sforzi sull’applicazione delle leggi egiziane e delle convenzioni internazionali esistenti in merito.

La violenza domestica è un problema diffuso in Egitto: secondo un’indagine svolta dal Demographic and Health Survey nel 2005, un terzo delle donne subisce abusi fisici da parte dei mariti. Particolarmente stigmatizzate, sono le donne divorziate, che hanno il doppio delle probabilità di essere abusate. Nelle zone rurali i matrimoni precoci sono all’ordine del giorno: il 70% delle donne di età compresa tra i 5 e i 21 anni si sposa entro i 18 anni. Le mutilazioni genitali femminili sono state vietate, così come il matrimonio prima del compimento dei 18 anni. La Demographic and Health Survey del 2008 riporta che, tra le donne di età compresa tra i 15 e i 19 anni, c’è stata una diminuzione dell’incidenza delle mutilazioni genitali dal 96% del 2005 all’81% del 2008.

Nonostante l’Egitto abbia ratificato la Convenzione per l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW) nel 1981, permangono tuttora alcune riserve, dovute all’esistenza di conflitti con la legge islamica.

Dal 2004 M.A.I.S. opera anche al Cairo, nei quartieri più disagiati, nelle periferie e nei centri rurali circostanti. Insieme ad ASSDA - l’Associazione per lo sviluppo sociale del quartiere di Abou el Seoud - M.A.I.S. ha realizzato un programma di formazione professionale e di lotta contro gli abbandoni scolastici, rivolto a ragazzi impiegati nelle concerie situate nella Vecchia Cairo. E’ da considerare che attualmente il 27% dei giovani egiziani fra i 18 e i 29 anni non ha completato il ciclo d’istruzione di base (il 17% di questi ha abbandonato la scuola, mentre il 10% non si è mai iscritto). Inoltre l’80% di coloro che non si sono mai iscritti a scuola vivono in zone rurali e a sua volta l’82% di questi è costituito da donne [1], cosa che denuncia la rilevanza della dimensione di genere quando si parla di livello d’istruzione nelle zone rurali.

L’impegno di M.A.I.S. a favore delle categorie più vulnerabili è tutt’ora forte nel Governatorato di Sohag e nelle zone periferiche del Cairo (Governatorati di Helwan e 6 Ottobre), dove la conquista dei diritti è coniugata alla promozione della cittadinanza attiva e alla lotta per l’autodeterminazione da parte di donne, giovani, bambini.


 


[1] Egypt Human development Report 2010, Institute of National Planning (Egypt) and UNDP