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“A come acqua, A come Africa” – Sostegno a 6 città di Burkina Faso, Senegal e Mali per il miglioramento del servizio idrico locale

Capofila del progetto è il Comune di Settimo Torinese – CO.CO.PA.

in collaborazione con i Comuni di: Torino, Rivoli, Grugliasco, Piossasco, Bruino, Nichelino, Beinasco, Moncalieri, Airasca, Pinerolo, Orbassano, Villarbasse, Alpignano, Volvera, Rivalta

Ouagadougou, Ouahigouya, Gourcy e Gorom Gorom (Burkina Faso)
Koussanar (Senegal)
Seguè (Mali)

Università di Torino

ONG: CISV, LVIA, MAIS, ENGIM

FONDO DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE DELL’AUTORITA’ D’AMBITO COOPERAZIONE DECENTRATA DEGLI ENTI LOCALI DELL’ATO3

Durata prevista: 12 mesi dall’avvio delle attività.

Finanziamento dell’Ente locale proponente e dei partner: 25.000 Euro

Finanziamento richiesto all’Autorità d’ambito: 66.510 Euro

Forte delle relazioni ormai più che decennali che i Comuni del Coordinamento, soli o consorziati tra loro, hanno avviato negli ultimi 15 anni con Enti omologhi africani, il progetto mira a sostenere i piani di sviluppo locale sulla gestione delle risorse idriche concertando le priorità delle realizzazioni per i partner locali, andando incontro ai bisogni formativi in materia sia tecnica che di gestione amministrativa che i piani evidenziano, cercando di coinvolgere parallelamente le comunità italiane nella riflessione sull’uso ed il consumo dell’acqua a Nord come al Sud del Mondo e sulla necessità di continuare a sostenere la cooperazione internazionale come strumento di equità e di pace.

Sono partner di questa iniziativa le quattro ONG del Consorzio delle ONG piemontesi che hanno accompagnato i processi di cooperazione decentrata piemontese in Sahel a partire dall’anno 2000 e che partecipano ai tavoli di concertazione in Italia, erogano i finanziamenti ai partner locali in tranche che garantiscano la trasparenza nell’utilizzo dei fondi, eseguono il monitoraggio delle azioni progettuali, rendicontano le attività in loco al Comune capofila, partecipano alla definizione ed eventualmente alla realizzazione delle attività di sensibilizzazione in Italia.

E’ partner del progetto anche l’Università di Torino che metterà a disposizione il bando UNICOO per favorire l’attività di ricerca sui progetti di laureandi o neolaureati.

Una volta evidenziati i bisogni formativi e di infrastrutture in Africa sarà possibile il coinvolgimento di SMAT o della Scuola di formazione Hydroaid per la realizzazione di alcune attività, così come già accaduto sia nelle attività di cooperazione in Africa che in Libano, India e Sri Lanka.

 

Questo progetto consortile nasce da 6 esperienze di cooperazione decentrata avviate da 15 Comuni del Coordinamento (Torino, Beinasco, Moncalieri, Rivoli, Settimo Torinese, Nichelino, Piossasco, Airasca, Pinerolo, Orbassano, Villarbasse, Grugliasco, Alpignano, Bruino, Volvera, Rivalta) che hanno lavorato in 6 località saheliane (Ouagadougou, Ouahigouya, Gourcy e Gorom Gorom in Burkina Faso, Koussanar in Senegal e Seguè in Mali) sin dall’anno 2001, nell’ambito dei programmi regionali. I capofila delle 6 iniziativa, con i quali verrà formalizzato il partenariato sono i Comuni di : Torino (Ouagadougou), Grugliasco (Gourcy), Rivoli (Ouahigouya), Bruino (Koussanar), Nichelino (Seguè), Piossasco (Gorom-Gorom)

 

Ciascuna di queste relazioni di cooperazione ha concertato le proprie azioni che hanno riguardato ambiti diversi: risorse idriche, agricoltura e zootecnia, stato civile, scolarizzazione ed educazione, formazione, farmacie comunali, radio comunitarie e municipali, centri per le politiche giovanili, biblioteche, edilizia scolastica, pari opportunità, cultura, scambi giovanili, teatro, diritti delle donne e dei bambini, mercati.

 

Nel 2013 il Coordinamento ha partecipato al progetto europeo, promosso dalla regione Piemonte, “Semi d’idee per una terra condivisa” che ha permesso di lavorare sul rapporto tra il mondo giovanile e l’agricoltura in Italia, Burkina Faso, Senegal e Francia e, oltre a permettere la realizzazione di scambi giovanili sul tema dell’uso della terra e dell’acqua, ha anche permesso di avviare esperienze pilota in 4 dei  Comuni africani toccati dal presente progetto.

 

Per quanto riguarda le politiche di gestione dell’acqua, i sei progetti hanno realizzato la riabilitazione di oltre 60 pozzi e forages, la costruzione di boulis (ritenute d’acqua utilizzate  esclusivamente per abbeverare gli animali), orti comunitari, 2 impianti per la fornitura di acqua alimentati ad energia solare, formazioni sulla legislazione locale, oltre 50 sensibilizzazioni in altrettanti villaggi mediante la tecnica del teatro forum, rappresentazioni radiofoniche sulla gestione dell’acqua, attività nelle scuole sulla igiene alimentare.

 

Per ciascuna azione una particolare attenzione è stata data alle politiche delle amministrazioni ed al ruolo delle autorità locali e della società civile nei processi di decentralizzazione in atto nei Paesi saheliani.

 

Il Coordinamento, anche attraverso l’Ufficio Intercomunale Pace, ha favorito lo scambio di buone pratiche tra i sei progetti ed il confronto tra i diversi progetti, soprattutto per cercare di migliorare l’efficacia e l’efficienza dei progetti. L’assemblea del 2013 ha auspicato che i progetti avviati si raccordino sempre più tra di loro e possano confluire in programmi comuni per ottimizzare ancora di più le scarse risorse disponibili e favorire il più possibile le ricadute dei progetti sul nostro territorio.

 

Ecco perché il Coordinamento ha deciso di presentare questa proposta progettuale al bando dei ATO3, proponendosi di gestire il programma qui presentato come Comitato Direttivo del Coordinamento, affidare il coordinamento tecnico del progetto all’Ufficio Intercomunale Pace, individuando tra i proprio Enti, il Comune di Settimo Torinese come Capofila amministrativo del progetto e garante dell’impiego trasparente delle risorse e dei rapporti amministrativi con i numerosi partner.

 

La metodologia che il Co.Co.Pa. intende seguire è quella già proficuamente utilizzata per i progetti realizzati in questi anni. Le municipalità africane partner del progetto sono già state contattate ed hanno condiviso tale metodologia. Una volta approvato il programma, ciascun gruppo di Comuni italiani concerterà e definirà le azioni da fare in ciascuna località con i partner locali, potendo disporre di un budget per sostenere una o più attività elencate nei piani di sviluppo locale sulla gestione delle risorse idriche ed in particolare quelle che porteranno benefici diretti alle popolazioni locali. In ciascuna delle località africane verranno realizzate delle formazioni e delle sensibilizzazioni con particolare attenzione alla strategia delle autorità locali ed alle politiche di gestione del servizio idrico locale. La concertazione sarà facilitata dalle ONG piemontesi presenti in loco. Verranno quindi predisposte le schede progettuali delle azioni dettagliandone i costi.

 

Le azioni di formazione locale potranno essere ottimizzate favorendo la partecipazione di rappresentanti di diversi Comuni africani alla medesima formazione (ad esempio in Burkina Faso).

 

Le missioni politiche tecniche avranno lo scopo di valutare le attività svolte e di concertare con i partner le azioni future per proseguire il lavoro avviato.

 

In Italia si realizzerà un percorso intercomunale di coinvolgimento, formazione e sensibilizzazione di giovani interessati alla cooperazione decentrata ed al tema delle risorse idriche.

 

Azioni previste:

 

  • Costituzione di un tavolo di coordinamento del progetto in Italia costituito da rappresentanti di tutti i partner
  • Individuazione attraverso la concertazione, di 6 azioni concrete prioritarie per le amministrazioni partner (ad es. riabilitazione di pozzi, perimetri irrigui, implementazione di sistemi di irrigazione, orti comunitari, applicazione di energie alternative per la captazione dell’acqua etc.)
  • Realizzazione di percorsi di formazione in loco, possibilmente ottimizzando le risorse e realizzando formazioni comuni per Enti poco distanti tra loro in modo da favorire lo scambio di buone pratiche
  • Realizzazione di missioni per la concertazione, il monitoraggio e la valutazione delle azioni
  • Realizzazione di eventi formativi nei Comuni del Coordinamento, rivolti principalmente ai giovani, con l’obbiettivo di coinvolgerli maggiormente nelle relazioni di cooperazione avviate e, attraverso il loro coinvolgimento, sensibilizzare la cittadinanza.
  • Realizzazione di momenti di incontro in Italia per confrontare le diverse esperienze realizzate in loco ed individuare buone pratiche di gestione dell’acqua al Sud e di processi di cooperazione decentrata di successo.