Bisogni rilevati
Secondo l’indagine dell’UE sull’ICT, alcuni gruppi sono più esposti all’”analfabetismo digitale”, casalinghe, over 45, immigrate. Malgrado, le giovani siano native digitali, ancora le ragazze, si avvicinano poco alle professioni scientifiche per mancanza di modelli femminili; secondo i dati sull’incidenza dell’occupazione straniera nell'ICT (0,5%), i settori e le mansioni in cui sono coinvolte le immigrate sono tradizionalmente poco inclini all’uso delle ICT; perciò il luogo di lavoro non rappresenta un’opportunità di crescita delle competenze digitali. Ciò si ripercuote negativamente, anche sulle figlie delle seconde generazioni, innescando una spirale di esclusione da un settore strategico come l’ICT. Torino storicamente accoglie popolazioni migranti provenienti da diversi Paesi. Secondo i dati del 2014,sono residenti in città 471.185 donne, di cui 72.358 cittadine straniere, questa dinamicità demografica rende la città, un naturale laboratorio di sperimentazione. In base all'Agenda Digitale le diverse istituzioni hanno adottato servizi online: “La mia salute” Regione Piemonte che consente di: cambiare medico, prenotare visite, pagare ticket; il sito del Comune consultabile in 6 lingue, la piattaforma TorinoFacile fornisce il servizio di Borsellino Elettronico, sistema di pagamento dei servizi nidi e ristorazione scolastica; il servizio Estratto Conto per visionare il dettaglio di quanto dovuto e relative scadenze, consultare i pagamenti effettuati, predisporre i modelli F24 o i bollettini postali, effettuare pagamenti online; “Lo Stato per i nuovi cittadini” a supporto dello Sportello Unico Immigrazione con descrizione semplificata e talvolta tradotta delle procedure, l'elenco della documentazione, l'Agenda online, per fissare convocazioni e presentare istanze. I nuovi cittadini usufruiscono poco o nulla di tutti questi facilitatori. Fornire competenze e potenziare conoscenze informatiche contribuisce all'inclusione sociale e all'inserimento socio professionale.
L’idea progettuale in sintesi
Nell’ultimo decennio la facilità d’uso, l’economicità e la velocità di reperimento delle informazioni hanno favorito la rapidissima diffusione di Internet a livello mondiale. Attualmente gran parte delle informazioni e delle iniziative vengono veicolate attraverso il web, ma di fronte a ciò non tutta la popolazione è pronta ed adeguatamente formata a recepire queste informazioni, persone che per età, interessi, usi, abitudini e dinamiche socioculturali si ritrovano ad essere distanti dal computer e dall’universo di internet; questo genera quel fenomeno noto come “digital divide”. L’utilizzo di Internet cresce esponenzialmente, modificando la struttura dei diritti e il loro significato, restare esclusi da questo processo è una forma di segregazione, un diritto negato, senza considerare gli aspetti puramente pratici, come l’impossibilità di accedere ai servizi online. Obiettivo generale: Le ICT facilitano l'acquisizione di nuove competenze attraverso programmi di Life Long Learning supportati dalle tecnologie dell'e-learning che consentono, soprattutto sul lato dell'accesso, di facilitare la conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare. Il progetto, al fine di favorire il decremento del “digital divide” di genere, intende definire modelli innovativi di familiarizzazione e formazione all’ICT per stimolare la creazione di una rete fra le donne coinvolte sull’utilizzo del computer e un percorso che consenta di superare la diffusa resistenza nei confronti delle nuove tecnologie, che costituisce un freno alla competitività delle donne. I risultati: Acquisizione delle competenze di base per l’uso del personal computer; aumento della possibilità di sbocchi occupazionali; riduzione dei rischi di emarginazione; facilitazione nell’accesso alle offerte di servizi culturali, formative e ricreative proposte dal territorio. Le metodologie: Per dare piena visibilità al progetto verranno realizzate delle giornate informative sulle opportunità che l’alfabetizzazione informatica può offrire, con la collaborazione di soggetti che sul territorio torinese si occupano di immigrati. Il progetto prevede la realizzazione di un corso di informatica di base per donne adulte immigrate e non; l’offerta è ispirata al modello e-Citizen ma suscettibile di adattamento. I corsi di base consistono in 2 percorsi di 60 ore, articolati in 30 lezioni della durata di 2 ore ciascuno, per 2 gruppi di 12 donne. Il corso fornirà: una conoscenza di base delle funzioni del computer; l’uso di internet e della posta elettronica, ricerca di informazioni e utilizzo dei servizi on line; la conoscenza dei rischi connessi alla rete e delle precauzioni per navigazione protetta. Per consentire un pieno accesso alle donne madri, il corso sarà erogato in orari compatibili con le esigenze del gruppo e garantito un servizio di baby parking. Infine, il mentore sarà punto di riferimento per le beneficiarie circa l’utilizzo delle competenze acquisite e consigli sul futuro percorso professionale e personale.
Ambito territoriale di riferimento
L’offerta è rivolta alle donne residenti a Torino e cittadine limitrofe (facilmente e velocemente raggiungibili con i mezzi pubblici). La sede di svolgimento del progetto sarà a Torino in Via Cellini 14.
Tipologia destinatari
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Numero stimato
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Donne adulte immigrate e non (destinatarie dirette)
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24
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Figlie e figli delle donne coinvolte (destinatari indiretti)
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50
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La partnership è ispirata al crosspollination, una mescolanza creativa di idee che provengono da fonti, ambienti e ambiti operativi differenti; Mais in quanto capofila, oltre a dare il suo contributo alla stesura dell’idea progettuale ha ricomposto il tutto in modo da produrre soluzioni nuove a problemi finora irrisolti.
Fra i nostri partner:
Il MUPIN (Museo Piemontese dell’Informatica) che dalla sua fondazione lavora al fine di promuovere l’informatica, soprattutto fra i soggetti in situazione di svantaggio e valorizzare il ruolo della donna nelle professioni scientifiche. Attività di formazione.
Le CASE DEL QUARTIERE ex Bagni Municipali, spazi pubblici riqualificati negli anni ‘90 punto di incontro e di riferimento per nuovi e vecchi cittadini, raccolgono e organizzano l’attività di un vasto numero di soggetti associativi e gruppi informali, creano momenti di socializzazione e svago, offrono servizi, corsi e laboratori. Ospiteranno le giornate di informazione/divulgazione.
La SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE LIBERITUTTI, organizzazione la cui mission è lo sviluppo sostenibile di aree territoriali attraverso interventi di carattere sociale, culturale e socio-economico, dando centralità ai diritti delle persone più vulnerabili. Lavora nella ricerca e sperimentazione di modelli di intervento innovativi, con un approccio trasversale e multisettoriale. Attività di diffusione.
S.F.E.P. – Agenzia formativa della Città di Torino, attiva nel progettare e gestire attività di formazione e riqualificazione per le professioni sociali, socio-sanitarie e socio-educative. Metterà a disposizione le sale informatiche.
WISTER (Women for Intelligent and Smart Territories), rete di donne che offre momenti di partecipazione e confronto sui temi dell’Innovazione e Tecnologia. L’obiettivo è agevolare l’inclusione di genere nelle città che vogliono definirsi smart. Nel 2014 hanno realizzato a Torino il quarto Learning Meeting “Opportunità, trappole e seduzione della rete”. Attività di mentoring.
I corsi saranno attivati nel mese di maggio 2016, in seguito alla diffusione degli stessi ed alla conformazione delle "classi". Termineranno a luglio 2016.
Il progetto ha un costo di 5.000,00 € erogati dal 5 per mille delle Acli.