Il progetto "Promozione dei diritti della donna", promosso nel Governatorato di Sohag, è finanziato dal Programma Italo-Egiziano di Conversione del Debito e dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei). È un progetto a sostegno dei diritti delle donne e contro le Mutilazioni genitali femminili nella regione di Sohag.
Il contesto
L’area geografica d’intervento è il Governatorato di Sohag, situato nell’Alto Egitto e caratterizzato da un’alta incidenza della povertà (secondo il Rapporto sullo sviluppo umano pubblicato dall’UNDP, 59 dei 100 villaggi più poveri in Egitto sono situati proprio in questo Governatorato) oltreché da una società conservatrice e tradizionalista.
Un’indagine sul campo svolta durante il primo mese di progetto, nel gennaio 2010, ha messo in luce le varie forme attraverso le quali la violenza di genere si manifesta in quest’area: violenza domestica, matrimoni precoci e coatti, discriminazione e atteggiamenti persecutori nei confronti delle donne vedove o divorziate, mutilazioni genitali femminili, discriminazione delle bambine e delle ragazze in ambito familiare e scolastico.
Obiettivo del progetto
L'intervento di M.A.I.S. intende contribuire alla promozione dei diritti delle donne e delle bambine e al rafforzamento delle capacità delle organizzazioni della società civile. Per fare questo è necessario lavorare al cambiamento di quegli atteggiamenti culturali e sociali che rendono le donne e i bambini esposti a pratiche violente e dannose, aumentare la consapevolezza sulle pratiche violente e disciminatorie ai danni di donne e bambine, facilitare l’accesso ai servizi di supporto per le donne vittime di violenza, e formare il personale delle organizzazioni locali della società civile, (in particolare le Community Development Associations), in un’ottica di empowerment e di sostenibilità a lungo termine.
L'intervento
L’intervento comprende un programma di formazione sui diritti delle donne e sulla violenza di genere rivolto agli attori sociali chiave di ogni comunità: medici, avvocati, capi religiosi, insegnanti, rappresentanti delle organizzazioni della società civile. Questi diventeranno successivamente promotori di un programma di sensibilizzazione nelle singole comunità. Le problematiche legate alla violenza vengono affrontate attraverso un'analisi delle implicazioni legali, religiose, sociali e mediche.
Un programma di seminari tenuti dai facilitatori (che sono persone, accuratamente selezionate e formate, provenienti dalle stesse comunità) direttamente nei villaggi, permette alle donne e agli uomini beneficiari del progetto di conoscere i diritti delle donne e di affrontare il tema della violenza di genere attraverso una varietà di spunti e di esempi pratici. Inoltre vengono organizzati incontri individuali a domicilio per le donne che non possono partecipare ai seminari di gruppo.
Il potenziamento delle capacità delle organizzazioni della società civile viene perseguito attraverso la formazione di un gruppo di rappresentanti delle associazioni locali in materia di gestione interna, rapporto con le istituzioni e lobbying, in modo da creare i presupposti per la sostenibilità e riproducibilità delle azioni di progetto.
Un’azione di prevenzione degli atteggiamenti violenti e discriminatori è rivolta ai bambini in età scolare, attraverso attività ludiche, visive e artistiche, implementate sia nelle scuole che nelle sedi delle associazioni locali.
L’accesso da parte delle donne ai loro diritti viene facilitato grazie all’erogazione di servizi di supporto per quante sono vittime di violenza, in particolare attraverso consulenze legali, mediche, psicologiche ed un programma di microcredito.
Infine, verrà lanciata una campagna mediatica mediatica di sensibilizzazione, condotta in partnership con l’Osservatorio Nazionale Egiziano dei Diritti dei Bambini, sulla tematica della violenza di genere. Comprenderà uno spot televisivo scritto e realizzato dai bambini dei villaggi e sarà dunque un’occasione per implementare attività partecipative nelle scuole e per potenziare il rapporto tra le organizzazioni della società civile e istituzioni locali.