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Bolivia

Lo Stato Plurinazionale della Bolivia, nome odierno del Paese, ha come capitale Sucre, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall’Unesco nel 1991, dove risiede  il Potere Giudiziario. La Paz, sede del Potere Esecutivo e di quello Legislativo, è una delle città più grandi assieme a Santa Cruz, città di grande importanza grazie al commercio e all'economia.

La Bolivia è nota per i suoi giacimenti minerari, ma anche per la sua vastissima regione salata, la cosiddetta “Salar di Uyuni”, e il lago navigabile a maggiore altitudine al mondo, il Titicaca. Insieme al Paraguay è uno dei pochissimi territori americani senza sbocchi sul mare, il che definisce molto lo spirito di questo Popolo. In Bolivia si trovano alcune delle cime abitate più alte del continente; Colquechaca (dove M.AI.S. porta avanti un progetto di cooperazione), ad esempio, è a 4.500 mslm.

Il territorio, anche se esteso (1.098.581 km², circa tre volte e passa l'Italia), ha poco più di dieci milioni di abitanti, secondo i dati del censimento ufficiale pubblicato più recentemente.

Dal punto di vista culturale la Bolivia è un territorio dove combaciano diverse etnie, più di trenta. Le lingue più parlate, oltre allo spagnolo, sono il Quechua e l'Aymara.

Alcune delle manifestazioni che amalgamano il Paese sono le danze, il carnevale e anche il giorno dei santi, 1 e 2 di novembre di ogni anno.
Secondo la tradizione ancestrale le anime visitano la terra per ventiquattro ore, e i cimiteri, punto di riferimento e di incontro, sia per i defunti sia per i parenti della persona deceduta, si riempiono di fiori ma anche di bevande e di pietanze. Se il parente mancante “assiste” alla sua prima festa di tutti i santi, la famiglia preparerà una tavolata a casa e inviterà gli amici e i conoscenti.
I piatti tipici vengono accompagnati da pasticcini e bevande come la “chicha”, preparato a base di mais, e la tavola verrà imbandita con gli alimenti che piacevano alla persona che se n’è andata.
Se il deceduto manca da più di un anno verrà allestita la tavola in maniera più modesta e la festa sarà più intima e raccolta.
La morte è vissuta come parte della vita e viene integrata nell'esperienza di ogni persona fin dalla più tenera età.

Le manifestazioni artistiche e culturali di quest'anno, 2013, sono particolarmente sentite in città come Sucre, dichiarata “Plaza mayor de la cultura iberoamericana” (piazza maggiore della cultura iberoamericana).
La “piazza maggiore” fa riferimento alla struttura coloniale esistente nei paesi iberoamericani, e in questo caso è il luogo dove si organizzano attività culturali di diverso genere: dalla musica, jazz o tradizionale che sia, alle mostre di cinema e gli incontri di teatro o altro. Ma, al di là della nomina a piazza della cultura iberoamericana, Sucre propone ai suoi abitanti e visitatori il Fic (Festival Internazionale della Cultura), che quest'anno si è tenuto ad ottobre.

Chi volesse godersi un soggiorno in Bolivia potrà sempre ricordare che ci sono due attività degne di assoluta considerazione: il festival internazionale della musica barocca (biennale) e il Carnevale di Oruro (annuale).

Dal 2006 la Bolivia ha come presidente Evo Morales, giunto al potere grazie ai movimenti sociali nel Paese. Evo Morales è il primo presidente che proviene da una base sociale popolare ed il primo ad essere rappresentante dei popoli indigeni.
La politica sociale, in questi ultimi hanni, punta sull'educazione e anche sulla salute. Le prossime elezioni, previste per il 2014, prevedono la continuità del processo avviatosi circa dieci anni fa.
La figura politica di Morales, insieme ai suoi colleghi di Argentina, Brasile, Ecuador e Venezuela, scommette sull'integrazione regionale e latinoamericana.

Il mondo della politica oggigiorno presenta una faccia meno bianca e più locale. Una presenza della diversità, il cui volto si vede spesso in televisione e sui giornali.

La Bolivia si trasforma, e sta anche trasformando il mondo.